KALPA è una finestra sul mondo di Lucio Miele, un universo fatto di percussioni utilizzate in maniera non convenzionale, elettronica e sperimentazione impiegateper raccontarsi e mettersi a nudo attraverso la musica. L’artista salernitano torna con un nuovo album, pubblicato il 20 febbraio 2021 da Creative Source Record, accompagnato da Anacleto Vitolo al mastering e da Simona Fredella alla voce recitata.
Attraverso la continua esplorazione dei linguaggi musicali, Miele riassume nelle sei tracce del disco il suo percorso fatto fino ad oggi, un condensato di musica, suoni, emozioni, vibrazioni dell’aria in cui confluisce tutto il sapere accumulato nel corso delle sue esperienze.
Gli approfonditi studi accademici e classici hanno permesso a Miele di approfondire un linguaggio sperimentale che va a modellare un flusso sonoro frutto di feedback e tintinnii (Enlil). Una tavolozza di stridori e suoni morbidi che assumono la forma di un tappeto sonoro inquieto e implacabileaccompagnato da un leggero sfondo elettronico atto a rendere le percussioni le protagoniste della traccia.
Mbombo affonda le sue radici in un lessico inusuale nel quale la ritmica si camuffa con i suoni digitali, interagendo per ottenere una texture complessa e articolata. Un ordinato caos che sfocia in un magnetico tappeto ambient ottenuto da leggeri droni e glitch frenetici. Al tutto si aggiungono le note dissonanti del piano a rendere il suono più rotondo.
La materia si mostra nuda in Pralaya (si dolce il tormento), dinamiche avvincenti create da oggetti, percussioni e sublimi campanellini che mostrano il lato più giocoso di Lucio Miele. Una traccia che vive di contrasti che trova nella costante ricerca di nuove soluzioni sonore una fluida narrazione.Guidati dalla voce di Simona Fredella, la conclusivaYaatana (cantoIII) è uno scenario primitivo in cui il suono viene ridotto all’osso, un rito sciamanico nel quale s’incastrano frammenti rumorosi con momenti di silenzio.
Lucio Miele connette l’ascoltatore con la sua anima, apre le porte del suo mondo fotografando il percorso artistico e umano intrapreso in questi anni. KALPA è un sunto delle sue esperienze, un mix di emozioni e tecnica che mette a nudo il musicista salernitano e lo fa con estrema verità.
di Mario Ariano radioaktive